Conosci te stesso e nulla di troppo | Pensieri

– γνώθι σαυτόν μηδὲν ἄγαν –

L’abbiamo saputo dai greci, sul frontone del tempio dedicato ad Apollo a Delfi c’era la scritta γνώθι σαυτόν μηδὲν ἄγαν, “conosci te stesso e nulla di troppo”. Conosci te stesso… e nulla di troppo… un monito a non andare oltre la misura di se stesso. I pagani l’avevano capito, nel loro mondo il “governo del fato” metteva in ordine ogni cosa, ricacciava ogni cosa nella sua natura. 
Ma noi cristiani abbiamo una Sapienza superiore a quella filosofia e con gli occhi dello Spirito di Dio possiamo veramente conoscerci. Gesù stesso lo raccomanda osserva prima te stesso, i tuoi desideri i tuoi peccati e la “trave” che è nel tuo occhi, non giudicare gli altri e non sarai giudicato.

Pe noi cristiani è necessario conoscersi, sapere chi si è in questo mondo. Sapere chi ci ha “fatti”, e per questo siamo suoi. Dalla Verità infatti abbiamo appreso di essere creature fatte ad immagine di Dio la cui somiglianza resta il progetto mai completamente compiuto della nostra esistenza. Bisogna sapere… “sapere” è una parola che dice sapore, gusto… perciò sapere di aver ricevuto doni e talenti, grazie e mozioni, cose tutte affidate al nostro sforzo di bene, sono queste cose il sapore la gioia della nostra vita. Sapere e sperare.. Sapere di essere sperare di diventare ciò che sono. Così rispondere alla domanda “chi sono?” diventa il primo passo verso l’assoluta Verità che non sono io ma che è presente anche in me. Sant’Agostino ha insegnato a guardarci dentro per arrivare a ciò che non può essere contenuto dentro di noi, lui dice: “Riconosci quindi in cosa consista la suprema armonia: non uscire fuori di te, ritorna in te stesso: la verità abita nell’uomo interiore e, se troverai che la tua natura è mutevole, trascendi anche te stesso” (Agostino, De vera religione, XXXIX, 72). Perché Dio è il Dio della nostra vita, Dio delle persone che non si trova imprigionato in luoghi e tempi. Egli vive nei cuori che lo cercano, in “grotte” ricche di fede, in anime sante. Ecco allora la strada: quaerere Deum, cercare Dio. Cercarlo senza stancarsi. Cercare la stabilità oltre se stessi, cercare Colui che ami fin dalla giovinezza e che ancora oggi ti sforzi di servire nella verità. Cercarlo come ha fatto Maria di Màgdala colei che ebbe la grazia di sentire il proprio nome pronunciato dal Figlio di Dio: “Maria!” (Gv 20,16). Cercare in noi ciò che è oltre noi. Cercare l’Amato.

Così cristianamente “diventa ciò che sei” (Tertulliano), resta nell’umiltà, resta nel posto che il Signore creandoti e redimendoti ti ha dato, cammina nei tuoi doni, cresci, muovi la tua vita dentro la direzione tracciata da Dio in te… ed avrai la gioia, la pace. “conosci te stesso e nulla di troppo”, conosci con l’aiuto dello Spirito Santo la sostanza del tuo essere della tua vita e non ribellarti ad essa.

Signore nella tua volontà è la nostra pace, rivelaci Signore chi siamo. Perché tu l’hai detto “Chi si umilia sarà esaltato e chi si esalta sarà umiliato”. Tutto qui.куплю ноутбук асуспланшеты ноутбукисамый лучший погружной блендерmsi игровойстоимость рекламы на билбордаханализ позиций сайта в поисковикахреклама окнакомпания ооокофта для девочки купить спб

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