“La parola, pur essendo generata, ha una sua inviolabile autonomia. Essa è paragonabile ad un pellegrino ormai molto distante dalla sua città di provenienza o ad un messaggero troppo veloce per essere richiamato indietro da chi l’ha inviato con la notizia….
Non dobbiamo dimenticare che la parola è un qualcosa che ha già cessato di essere in nostro potere e si trova in natura separata dalla nostra volontà”