La vera arte del pastore è la costruzione dell’invisibile.
Costruire l’invisibile luce nel cuore dell’uomo fino a far apparire in lui il bene, il vero ed il santo.
Rimango sempre stupito e commosso quando percepisco quel silenzio carico di bellezza e ravvedimento dopo un’omelia, una catechesi, una conversazione spirituale, in cui chi parla fa un passo indietro perché la Parola di Gesù sia udita, quasi vista con gli occhi interiori.
Li davvero percepisco la potenza attiva dello Spirito del Risorto che abita la sua Chiesa, il quale tocca le vite degli uditori orientandoli verso ciò che è giusto cioè facendo nascere il desiderio di colmare il debito che ogni peccatore contrae presso il Padre dei cieli.
Ma costruire l’invisibile in un cuore non è una tecnica che si acquisisce andando a bottega da un maestro terreno. Dai i maestri della terra si può perfezionare il visibile non ciò che dona verità e forza a ciò che si vede. Edificare l’invisibile è perciò puro dono dall’Alto, gratia gratis data, accadimento che proviene dallo Spirito Santo ma che si serve di tutti i portatori del Verbo di Dio.
Saremmo sulla scia di Giovanni Battista che è “voce” e non Verbo. Noi saremmo cioè sempre nella disposizioni di quei servi che hanno fatto tutto ciò che dovevano fare (cf Lc 17,10) ma che sanno bene che chi fa crescere è solo Dio (cf. 1 Cor 36), solo il suo Spirito, Colui che unisce il Padre al Figlio ed inserisce i figli nel Figlio, Lui solo ha il potere di entrare nei cuori e farli palpitare per Lui.
Anche per noi oggi – qui è il vero miracolo – accade quello che scrisse Paolo molti secoli fa: “Proprio per questo anche noi ringraziamo Dio continuamente, perché, avendo ricevuto da noi la parola divina della predicazione, l’avete accolta non quale parola di uomini, ma, come è veramente, quale parola di Dio, che opera in voi che credete” (1 Cor 2,13).
Così costruire l’invisibile con la Parola udibile abitata da Dio è il vero miracolo del Dio dei cristiani oggi. L’unica che che irriga la mente ed invade il cuore.
“O lux beatíssima reple cordis íntima tuórum fidélium – O luce beatissima invadi nell’intimo il cuore dei tuoi fedeli”