Nella lotta della Chiesa alle eresie anche la comprensione dell’idea di santità cristiana ha subito un approfondimento: essa non consiste nell’auto isolamento dei puri, nel loro ritirarsi dal mondo o nella timorosa conservazione della propria santità, atteggiamenti in cui si finisce col non poter più operare secondo il modello di Gesù Cristo […] bensì consiste nell’andar incontro al peccatore e nell’impegnarsi ricorrendo ai mezzi spirituali ( preghiera, digiuno, sofferenza), affinché egli, dopo essersi pentito e fatto penitenza, sia nuovamente accolto nella Confessione [della Chiesa]. Proprio nel rimanere aperti al peccatore e nell’impegno spirituale a suo favore, la santità cristiana appare in piena luce. In fin dei conti è nella ‘pazienza’ che si mostra la santità.
[…]
Agostino ad esempio, parla dell’impatient rigor (durezza impaziente) dei novaziani, i quali nella loro impazienza non sanno attendere la separazione del grano dalla zizzania che avverrà nel giorno del Giudizio Universale e perseverano nel loro orgoglio, rimanendo chiusi ai peccatori, senza render possibile alcun ritorno a Dio e alcuna conversione…
L’eresia è perciò secondo Agostino generata dall’impazienza.
L’autentico cristiano invece deve portare frutto nella pazienza (cf. Lc. 8,15) perché imita l’amore di Cristo che muore per i peccatori, li sopporta e cerca di santificarli.
Tuttavia tale sopportazione non significa ignorare con falsa benevolenza i peccati degli uomini, ma si tratta di facilitare con la personale bontà (e quella della Chiesa) l’indispensabile via alla conversione ed il ritorno a Dio.
In questo senso la chiesa Cattolica al contrario delle sette […] ha sempre offerto una immagine di Chiesa di tutto il popolo, un Chiesa comprendente al suo interno i peccatori. In questa Chiesa l’invito alla conversione risuona costantemente ma insieme si adopera per non allontanare con impazienza e definitivamente i peccatori, tentando di riportare nella propria comunione […] coloro che se ne sono separati.
(Con qualche mia piccola variazione alla lettera, il testo è tratto da: A. Ziegenaus, La presenza della salvezza nella Chiesa, LUP, Città del Vaticano, 2017, 49-50)