Phrònesis – φρόνησις – è parola molto antica che affonda le sue radici in quel pensiero greco che letteralmente inventò il concetto di etica. Phrònesis è precisamente l’anello di congiunzione tra il retto pensare e la sua attualizzazione storica.
Quella parola, poi, noi la rendemmo – più o meno perfettamente – con il termine saggezza o anche con prudenza. Queste due parole ci descrivevano quell’atteggiamento che ogni uomo pone in essere, al fine di andare oltre la semplice organizzazione del pensiero e oltre un puro sguardo contemplativo delle cose della vita. C’era dunque una teoria che proseguiva appunto verso un agire sapiente, un saper vivere che giorno dopo giorno attraverso giuste decisioni assaporava la felicità.
Il giusto pensare esigeva la giusta scelta – tra le tante possibili – evitando il male e attuando il bene qui ed ora.
Saggezza pratica fu appunto φρόνησις. Saggezza generatrice di buona vita.
Così Aristotele e Platone – e molti altri – l’avevano pensata nel momento in cui bisognava concretizzare il passaggio dal pensiero all’azione e ponendo in atto la virtù della prhònesis i due grandi filosofi avevano inteso saldare ogni ricerca della verità alla concretezza della vita. A che serve infatti elevarsi alle più grandi conoscenza del mondo, dell’uomo e dell’anima, se dopo, alla fine non si porrebbe nessuna decisione e nessuna azione in vista della felicità? Perché cononscere se la vita resta malata?
Anche in questo senso la fede cristiana ha parlato di prudenza come virtù “cardinale” senza la quale ogni nostra azione è esposta nel tempo al fallimento, anche se prudenza è anche dono dello Spirito e non solo luce che si sprigiona dalla ragione.
E così con l’idea di prudenza il cristiano pensa ad un agire (e non un non-agire) che mira ed attua il buono ed il vero senza che il male conquisti il “red carpet” della nostra vita.
Perciò, alla fine, ogni buona intelligenza è sempre e comunque grembo di ogni giusta decisione.
Ispira le nostre azioni, Signore, e accompagnale con il tuo aiuto, perché ogni nostra attività abbia sempre da te il suo inizio e in te il suo compimento.
