Qualche tempo fa incontrai, mentre studiavo un problema di teologia, un importante autore, uno psicologo di fama – chi fosse non ha qui importanza – il quale spiegava con grande cura di particolari quanto sia importante in una certa fase della crescita del bambino che si guardi allo specchio. Lui consigliava che ognuno di noi si guardi quotidianamente nella specchio perché ciò favorisce l’autocoscienza di sé. Guardandosi in qualche modo si entra nella percezione reale della nostra corporeità… scopri in seguito altri autori, psicoanalisti di fama che affermavano che alcune persone in realtà pur rispecchiandosi la percezione vera del loro corpo risulta errata per eccesso o per difetto.
Ma ciò che mi colpisce è il fatto che alcuni importanti documenti della Chiesa presentano la sacra Scrittura “come” uno specchio entro cui Dio si mostra all’uomo (cf. Dei Verbum 7) . la Chiesa lo guarda e trova Dio. Essa è l’ancella che rispecchiandosi continuamente in esso trova la sua bellezza da offrire al suo amato. Ode la voce del suo diletto.
La metafora dello specchio dice una cosa bizzarra per il mondo.
Lo specchio, quello specchio, mostra l’immagine di Dio, l’immagine a cui ogni uomo deve tendere. l’Uomo guarda e… si guarda nel suo dover essere. vede chi è in quel momento e come deve essere per il futuro. Medita e vede a che punto è il cammino verso il suo modello unico. In quel libro/specchio scopre come Dio è fatto e come lui deve diventare. Lui, creato ad immagine sua.
Mia madre quando ero piccolo mi raccomandava prima di uscire di guardarmi allo specchio casomai qualcosa di me era in disordine. Mi pare che ciò dovrebbe accadere quotidianamente anche con lo specchio della Scrittura ogni volta che i nostri passi si fanno incerti o bisogna decidere una direzione.
C’è solo un fatto da considerare. Non ci si può guardare allo specchio nella notte, quando il buio impedisce la visione. Bisogna andare alla luce per vedersi correttamente. Bisogna guardarsi con l’aiuto dello Spirito Santo che è la luce di Dio, l’occhio della SUA visione su noi. Senza di lui, come dice un’antichissima preghiera della chiesa, “nulla è nell’uomo” e l’uomo è nel nulla. Così “alla sua luce vediamo la luce” (Sal 35). Alla sua luce vediamo noi stessi.
Molti ha smesso di guardarsi in questo specchio. Molti hanno dimenticato la loro immagine. Molti hanno peggiorato il loro aspetto esteriore… ed interiore. Molti si son allontanati dalla verità.
Dio, lo specchio/Scrittura, la Luce, io.