Della relazione tra retorica e cosmesi | Nuccio Ordine – Storico della letteratura (1958 – 2023)

“Cicerone si dedica a queste riflessioni sulle arti e le tecniche dell’eloquenza in un momento difficile della sua vita politica: l’ascensione del potere di Cesare e la sconfitta dei valori repubblicani lo spingono a dedicare tempo ed energie allo studio.

[…]

La comparazione tra l’ornamento dell’orazione e dell’abbellimento del corpo – comparazione già usata da Platone […] – costituisce, senza dubbio, una preziosa occasione (per Cicerone) per riflettere sulla necessità di impiegare l’artificio nell’ars oratoria con una tale delicatezza da nasconderlo.

[…] L’abilità dell’oratore – secondo Cicerone – sta proprio nell’usare il ‘belletto’ occultandolo, così come una donna può truccarsi leggermente senza darlo a vedere (in ambedue i casi infatti, si cerca di accrescere il fasciano senza farsi notare)

Teoria e cosmesi, insomma possono ricorrere alle stesse strategie di comunicazione e alle stesse tecniche per vincere le diffidenze del pubblico. Discorsi fondati sullo ‘stile semplice’ e corpi ‘privi di abbellimento’ appaiono in molti casi più naturali e quindi più persuasivi.

Ma l’analogia (tra retorica e cosmesi – ndr.) serve a ricordarci che un’orazione ridotta a puro ornamento sarebbe una maschera priva di senso: ‘Sia anzitutto fermo questo principio […] che senza filosofia non si può avere quell’oratore che noi ricerchiamo’. Separare la retorica dalla filosofia, significherebbe supplire la bellezza naturale del corpo con gli inganni della cosmesi. Senza una cultura filosofica nessuno può discutere ampiamente su questioni importanti e varie.

Non sarà mai un perfetto oratore chi conosce ‘l’arte del dire’ senza conoscere ‘l’arte del pensare’. Solo combinando ‘scienze delle parole’ e ‘scienze delle cose’ si avrà un oratore ‘acuto nel dimostrare, moderato nel dilettare, travolgente nel commuovere’. Altro che preminenza della didattica. […] La conoscenza della disciplina viene prima di ogni manuale che insegni ad insegnare.

Il maquillage non può sostituirsi alla bellezza”.

(N. Ordine, Gli uomini non sono isole. I classici ci aiutano a vivere, Milano 2018, 162 – 163)