Pubblicazioni
Alcune delle mie ultime pubblicazioni
La Parola affidata.
Parlare di Dio in un mondo plurale.
In un mondo secolarizzato e plurale, la Parola di Dio continua a proporsi sulle labbra della Chiesa carica di promessa di senso e di verità universale. Questa ‘pretesa’ sembrerebbe destinata a diluirsi in un contesto affollato da innumerevoli parole differenti sempre più persuasive e affascinanti. La Parola di Dio, sinfonicamente intesa, può ancora essere identificata come tale e tornare ad abitare il nostro pensare e plasmare la nostra quotidianità? Il testo nato sulla scia aperta da Papa Francesco con il Global Compact Education, aiuta a ridestare in noi l’autentico sapore del Verbo di Dio, la sua forza dialogante e pervasiva, la sua fresca bellezza sempre antica e sempre nuova.
Il Silenzio
Mietitore dei covoni perduti.
Il silenzio è comunicazione e casa del dialogo. Il testo di Domenico Concolino aiuta a interpretarne la sua voce, ad ascoltare oggi il suo messaggio, tracciando un profilo che aiuta a riappropriarci della sua verità nel nostro vivere quotidiano, nelle nostre relazioni, nel nostro rapporto con Dio.
Dio e i numeri incapaci.
Sulla relazione tra matematica e vita ecclesiale.
Il libro discute del non sempre lineare rapporto tra pensiero matematico e fede vissuta. Già nel lontano 1985 il teologo Hans Urs Von Balthasar osservava: "Siamo in un mondo tecnico e allora ci si rivolge ai computer, nelle nostre diocesi adesso è arrivata anche l'elettronica, si sfornano tabulati con le statistiche della frequenza alla Messa, delle comunioni ditsribuite... Il che, oltretutto, non ha proprio alcuna rilevanza: questo tipo di conti può e deve tenerli solo Dio per il quale una sola comunione vera vale più di mille superficiali registrate sul computer". Questo saggio prospetta dunque la possibilità di superare l'apparente contrapposizione tra pensiero logico-matematico e lettura teologica del reale, salvaguardando al contempo l'irriducibilità dell'esperienza di fede a un puro sforzo di quantificazione e catalogazione. I numeri perciò possono davvero definirsi incapaci davanti alla traboccante ed inaspettata azione di Dio in favore del mondo.
La Parola incapace.
Uno studio su fenomenologia e religione in Jean-Luc Marion
Ogni pensiero autenticamente religioso è per sua natura implicato nell'idea di visibilità, che spesso analizzata nell'ottica di un'apparizione della trascendenza, di una dinamica di transizione verso una dimensione ulteriore. Il cristianesimo, poi, trova nel concetto di rivelazione un formidabile aggancio a tale idea che, tuttavia, non ne esaurisce la portata. Il Dio dei cristiani, infatti, è per eccellenza il trascendente che si rende visibile. La fenomenologia francese degli ultimi decenni, e in particolare quella del filosofo sorboniano Jean-Luc Marion, rappresenta, da questo punto di vista, un decisivo approccio all'esercizio di una nuova e feconda interpretazione del mondo religioso. In questo orizzonte anche la parola che tenta di appropriarsi della sua comprensione risulta incapace nel suo obbiettivo dichiarato, diventando piuttosto strumento, custode, voce del darsi del visibile.
Teologia della Parola
Per una comprensione sinfonica della Parola di Dio alla luce della Costituzione Dogmatica «Dei Verbum»
Il saggio analizza guarda al tema teologico della Parola di Dio affidata alla Chiesa, dall’interno delle complesse vicende successe intorno al documento sulla divina rivelazione nell’ultimo Concilio.
Lo studio diacronico e sincronico della “Dei Verbum”, offre all’autore la possibilità di una ricostruzione di una figura cattolica di“Teologia della Parola”, mostrandone tutta la sua valenza soteriologica.
L’analisi accurata dei Vota e dei contributi pervenuti in concilio da ogni parte del mondo, da parte di facoltà teologiche, conferenze episcopali, singoli vescovi collaborati nella loro attività anche da teologi tra i quali vengono analizzati i lavori del Card. Bea, del teologo domenicano Daniélou, del gesuita K. Rahner, del vescovo Melchita Neophites Edelby, e dello stesso Joseph Ratzinger giovanissimo teologo recatosi Roma al seguito del Card. Frings di Colonia, come anche di studiosi che a titolo diverso affrontarono il tema della Parola di Dio a ridosso del Concilio Vaticano II (O. Semmelroth, H. Schlier, D. Grasso), fanno riemergere a quarant’anni dalla conclusione del Concilio Vaticano II, una figura cattolica di“Teologia della Parola” ed il suo fondamentale significato per la missione salvifica della Chiesa e la sua relazione col mondo attuale.
Il tema di questo libro può essere sinteticamente espresso così: La Parola di Dio è un Mistero sinfonico. Il suo“darsi” una volta per tutte nell’Incarnato ed il suo permanere per l’azione dello Spirito nella vita della Chiesa e del mondo, spinge colui che indaga un così grande mistero, a non emarginare in esso aspetti essenziali, ma al contrario a saperli cogliere in unità in tutte le sue possibili implicazioni.