LA VERITÀ PARLA INTERIORMENTE, SENZA IL RUMORE DELLE PAROLE | Imitazione di Cristo

Il discepolo dice: 

Parla,  “o Signore, perché il tuo servo ti ascolta”  (I Re, 3, 10). ” Io sono il tuo servo; dammi l’in­telligenza per poter conoscere i tuoi precetti. Piega il mio cuore verso le parole della tua bocca” (Sal. 88) “come rugiada si diffonda il tuo parlare” (Deut., 22, 2). Una volta i figli d’Israele dicevano a Mosè: “Par­laci tu, e ti daremo ascolto; non ci parli il Signore, perché potremmo morirne (Es., 20, 19).

Non così, o Signore, non così io ti prego; ma piuttosto, col profeta Samuele, umil­mente ed ardentemente ti supplico : “Parla, o Signore, per­ ché il tuo servo ti ascolta” (1 Re, 3,10). Non mi parli Mosè, od alcuno dei profeti; ma parlami tu, piuttosto, Si­gnore Iddio, che ispiri ed illumini tutti i profeti; poiché tu solo, senza di loro, puoi istruirmi perfettamente; mentre quelli, senza di te, non riuscirebbero a nulla.

Possono, sì, dire parole, ma non comunicano lo spirito. Dicono belle cose, ma, se tu resti in silenzio, non infiammano il cuore. Espongono, sì, la lettera, ma sei tu che ne riveli il contenuto. Tirano fuori i misteri, ma sei tu che rendi acces­ sibile l’intelligenza di ciò che vi è adombrato. Enumerano i comandamenti, ma sei tu che aiuti a metterli in pratica. Mo­ strano la via, ma sei tu che dai la forza per camminare. Essi agiscono solo esteriormente, ma sei tu che ammaestri ed illu­ mini i cuori. Essi innaffiano dal di fuori, ma sei tu che doni la fecondità. Essi gridano parole, ma sei tu che concedi al­ l’udito di capirle.

Non mi parli, dunque, Mosè, ma parlami tu, Signore Dio mio, Verità eterna : perché non debba morire e restare senza frutto, qualora fossi ammonito solo dal di fuori e non infiammato dal di dentro; perché non mi si rivolga a con­danna la parola ascoltata e non realizzata, conosciuta e non amata, creduta e non osservata. “Parla”, dunque, “Signore, perché il tuo servo ti ascolta” (I Re, 3,10) : “tu hai”, in­fatti,  “parole di vita eterna” (Gv., 6, 69). Parlami, per una qual certa consolazione dell’anima mia ed a correzione di tutta la mia vita, come pure a tua lode e gloria ed eterno onore.

(Imitazione di Cristo | Come Cristo parla interiormente all’anima fedele).