Sono cose molto belle quelle che non me lo guardi nella scritto sul silenzio della vita di ogni giorno, dicendo che solo nel silenzio si attua la conoscenza autentica.
“E ciò che vale e della conoscenza vale anche nel rapporto umano.esso consiste in buona parte nel dare gli altri qualcosa di se stessi: una simpatia, un aiuto, una compagnia, fino alle forme di comunione completa. Ma può uno dar via qualcosa di sé stesso, se non possiede affatto se stesso? Chi non fa che parlare, non si possiede realmente, già che scivola via di continuo da se stesso, e ciò che gli dona agli altri non sono più acqua e parole”.
Certo, bisogna difendersi dal fiume di parole che non dicono nulla nella vita interiore di ciascuno di noi.
Lo dice ancora Romano Guardini: “Quante cose superflue noi diciamo in un giorno, quante cose sciocche! Dobbiamo imparare a capire che il silenzio è bello; che non è vuoto, la vita e genuine colma.di più ancora, bisogna imparare il silenzio interiore; i calmi indugi sulle domande importanti, sui compiti gravi della vita, sui problemi riguardanti una persona che ci deve stare a cuore.allora faremo una singolare esperienza: il nostro mondo interiore vasto; che in esso si può andare sempre più a fondo”.
(E. Borgna, In ascolto del silenzio, Einaudi, Torino 2024, 40.)