Educazione è una parola come «trasmissione» o «ereditarietà»; non è oggetto, ma un metodo, e con essa si intende la trasmissione di certe cose, idee e caratteristiche ai nuovi nati.
Si può trattare delle cose più belle , o delle idee più assurde, o delle caratteristiche più sgradevoli; se tuttavia sono tramandate da una generazione all ‘altra si chiamano educazione.
Ora l’educazione non è come la teologia: non è una cosa inferiore o superiore, appartiene ad un ambito diverso. La teologia sta all’educazione come una lettera d’amore sta al Ministero delle Poste.
Il signor Fagin era «educativo» almeno quanto il dottor Strong se non di più. Educare significa dare qualcosa – talvolta veleno… Educazione è tradizione e la tradizione (lo dice la parola stessa) può essere ‘tradimento’.
Ora la prima verità è francamente banale, ma è ignorata così pervicacemente nei comuni discorsi politici da obbligarci a enunciarla chiaramente.
Un bambino piccolo, figlio di un piccolo commerciante, che vive in a piccola casetta, vieneistruito a mangiare il suo breakfast, a prendere la sua medicina, ad amare il suo paese, a dire le preghiere e a mettersi il vestito buono la domenica.
Ovviamente, se il ragazzo è stato adottato da Fagin, imparerà a bere gin, a mentire, a tradire il proprio paese, a bestemmiare e a dossare baffi finti. Ma anche il vegetariano signor Salt abolirebbe il breakfast del bambino; la signora Eddy butterebbe via la sua medicina; il conte Tolstoj lo sgriderebbe per il fatto di amare il proprio paese; il signor Blatchford gli impedirebbe di dire le preghiere ed Edward Carpenter, in teoria, denuncerebbe il vestito buono e forse i vestiti.
Ora, io non difendo alcuna di queste idee progressiste, nemmeno quelle di Fagin. Mi domando, tuttavia, che cosa sia diventata, in mezzo a tutta quella gente, l’entità astratta chiamata educazione.
Infatti non accade, come si potrebbe supporre, che il commerciante insegni l’educazione e il cristianesimo; Salt l’educazione e il vegetarianismo; Fagin l’educazione e il crimine. In realtà questi insegnanti non hanno nulla in comune, eccetto il fatto che insegnano.
In breve, l’unica cosa che li accomuna è la sola cosa che detestano apertamente: il comune concetto di autorità. È curioso che vi siano persone che parlano di separare i dogmi dall’educazione. Invero i dogmi sono l’unica cosa che non può essere disgiunta dall’educazione: i dogmi sono l’educazione.
Un segnante non dogmatico è semplicemente un insegnante che non insegna.
(Personaggi qui citati
1. Fagin era di ricettatore ebreo che appare nel roma o Oliver Twist (1838) di Charles Dickens.
2. James Strong (1822-1894), metodista americano, educatore e studioso della Bibbia.
3. Henry Salt (1851-1939), scrittore inglese, sostenitore della non violenza e del vegetarianismo.
4. Mary Baker Eddy (1892-1910), fondatrice del cristianesimo scientista.
5. Edward Carpenter (1844-1929), poeta, giornalista e filosofo glese, militante socialista e attivista per i diritti degli omosessuali. Prediligeva stile di vita radicali, come il vegetarianismo e il nudismo)